Lo stato di famiglia è un documento ufficiale che certificata la composizione del nucleo familiare di ogni cittadino italiano. Tuttavia, il termine ‘famiglia’ non deve essere fuorviante: questo certificato, infatti, non sottintende necessariamente l’esistenza di legami parentali tra soggetti, ma elenca semplicemente tutti coloro che vivono presso la stessa abitazione. Lo stato di famiglia può essere richiesto o autocertificato dal richiedente per diverse ragioni. Vediamo esattamente di cosa si tratta.
Che cosa è il certificato di stato di famiglia
Lo stato di famiglia è rappresentato da un certificato rilasciato dal proprio Comune in cui vengono elencati i membri della famiglia anagrafica. Nello stato di famiglia sono inclusi tutti gli inquilini che vivono presso lo stesso indirizzo di residenza, talvolta più di una famiglia.
In tal senso, il documento serve anche a definire i rapporti esistenti tra i diversi individui, che non devono essere per forza parentali, ma anche di altra natura (madre, padre, figli, tutori legali, coppie conviventi, di fatto, ecc). Nello stato di famiglia l’elenco dei coabitanti è riportato indicandone nome, cognome, data e comune di nascita, comune e indirizzo di residenza.
A cosa serve il certificato di stato di famiglia
Questo documento è importante per l’espletamento di diversi adempimenti di natura fiscale o per richieste di natura economica e giuridica. Nello specifico, sia il certificato di stato di famiglia che la sua autocertificazione, possono servire per:
- richiedere gli assegni familiari;
- calcolare i redditi dei componenti del nucleo familiare per il modello ISEE;
- consegnarlo al datore di lavoro in caso di assunzione;
- richiedere un mutuo;
- ottenere determinati benefici economici o fiscali.
Chi rilascia il certificato di stato di famiglia
Il certificato è rilasciato dall’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza dietro esibizione di un documento di identità in corso di validità. Per ottenerlo, è necessario provvedere al pagamento di una marca da bollo nel caso in cui il certificato venga rilasciato su carta bollata. In alternativa è possibile richiedere lo stato di famiglia anche online fornendo semplicemente i dati riportati sulla propria tessera sanitaria.
Come richiedere il certificato di stato di famiglia e residenza
Non è necessario presentarsi personalmente allo sportello dell’Anagrafe per il rilascio. Ai fini della richiesta è sufficiente essere in possesso dei propri dati anagrafici (nome, cognome e data di nascita), o della persona per la quale si vuole avere lo stato di famiglia. Molti Comuni, infatti, permettono di richiederlo per posta e online. Per i cittadini domiciliati all’estero è possibile richiedere il certificato all’ufficio anagrafe del comune di residenza, per posta, o tramite le ambasciate.
Autocertificazione dello stato di famiglia
Come abbiamo anticipato, lo stato di famiglia è un documento autocertificabile. L’autocertificazione può essere esibita alle pubbliche amministrazioni, come scuole e ospedali, ma anche a società che gestiscono o erogano servizi pubblici. Anche gli enti privati sono tenuti ad accettare l’autocertificazione dello stato di famiglia. Ai fini della validità, il documento deve contenere:
- dati anagrafici personali e dei coabitanti;
- numero dei componenti della famiglia;
- indirizzo di residenza.
Ricordate che si tratta di una dichiarazione con valore legale, dunque sarete responsabili a tutti gli effetti della veridicità delle informazioni riportate e, in caso, di dichiarazioni mendaci, potreste incorrere in sanzioni.
Certificato dello stato di famiglia: costi e validità
Richiedere il certificato dello stato di famiglia presso i comuni è gratuito e non richiede costi (se non pochi centesimi per spese di segreteria che variano da comune e comune) e a meno che non si richieda “in carta legale” (e non in carta semplice): in questo ultimo caso il costo è quello della marca da bollo a cui vanno sommati i costi di segreteria di cui sopra. Il certificato di stato di famiglia ha validità di 6 mesi a seguito dei quali si dovrà o richiedere nuovamente oppure prorogare con autocertificazione firmata che attesti la veridicità dei dati.
Stato di famiglia normale e ‘originario’, le differenze
Oltre al normale certificato che può essere facilmente sostituito dall’autocertificazione, può essere richiesto anche il cosiddetto certificato di stato di famiglia “originario” o storico. A differenza del primo, questo documento ha la funzione di ricostruire una situazione passata, magari prima di un matrimonio o di un decesso, o comunque antecedente l’uscita dal nucleo familiare originario. Solitamente lo stato di famiglia è richiesto in funzione della “legittima successione” e serve ad individuare i legittimi eredi di un defunto.
Come uscire dallo stato di famiglia e residenza
Per uscire dallo stato di famiglia è necessario dimostrare il cambio di residenza. Questo può servire nei casi in cui si voglia andare a vivere da soli o con un’altra persona e si renda quindi necessario certificare l’iscrizione ad un nuovo stato di famiglia.
Quali sono le differenze tra certificato dello stato di famiglia e “storico”
Il certificato “storico” di stato di famiglia differisce dal certificato tradizionale perchè quest’ultimo rappresenta lo stato corrente mentre lo “storico” elenca i dati della famiglia anagrafica in un determinato periodo; può quindi tipicamente riferirsi al nucleo originario della famiglia e includere persone decedute o non più appartenenti al nucleo familiare. Viene richiesto dagli enti in particolari situazioni e pertanto tempi e costi di emissione possono differire.