La prima area protetta regionale del Lazio istituita nel 1979, tutela un’estesa zona umida il cosiddetto “lago di Nazzano”, formatosi a seguito della realizzazione di una diga sul Tevere nel suo medio corso, a valle dell’omonimo paese. A distanza di più di un quarto di secolo, la vegetazione si è adattata alle mutate condizioni ambientali e il regime di protezione ha fatto il resto. Oggi questo è uno dei siti più interessanti dell’Italia centrale per il birdwatching e l’osservazione del mondo affascinante e poco conosciuto della palude.
Sentieri natura e capanni di osservazione lungo le sponde del Tevere svelano la vita acquatica della Riserva; il Museo del Fiume aiuta a capire l’ecosistema di questo ambiente; le aree attrezzate consentono di passare una giornata a contatto con la natura; i battelli “Airone” e “Martin Pescatore” percorrono il Sentiero del Fiume . Ma non mancano attrazioni storiche e culturali legate ai Comuni di Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina .
L’area protetta è stata istituita nel lontano con L.R. 4 aprile 1979, n. 21 (B.U.R. 30 aprile 1979, n. 13); L.R. 5 ottobre 1999, n. 27 (B.U.R. 30 ottobre 1999, n. 30), clicca su normative , ai sensi della Convenzione di Ramsar , tutela un’estesa zona umida creata dall’uomo.