Biblioteca e Archivio Storico Comunale 'Marina di Giacinto' di Nazzano

Biblioteca comunale

La Biblioteca Comunale di Nazzano, ospitata al piano terra del Palazzo Municipale, via Mazzini 2, è costituita da oltre 23.000 volumi a presa diretta e da oltre 25.000 volumi conservati nel magazzino di pertinenza.

I libri a presa diretta della biblioteca sono organizzati con il sistema decimale di classificazione Dewey e sono stati collocati in modo da poter essere facilmente riorganizzati. Ad ogni sezione (opere generali -000-, filosofia e psicologia -100-, religione -200-, ecc. ) corrisponde un colore sulle scaffalature per un migliore orientamento dell’utenza. Dal 2019 è in corso la catalogazione nel sistema SBN -Sebina- del patrimonio.

La Biblioteca Comunale di Nazzano comprende anche due sezioni distinte, ma sempre catalogate e organizzate con il sistema di classificazione decimale Dewey, afferenti, la prima, al Museo del Fiume di Nazzano, Sezione Natura, costituita da libri e opuscoli donati dal Direttore del Museo, Dott. Umberto Pessolano, e una Sezione Fotografia collegata all’Archivio Fotografico Comunale, costituita da cataloghi e volumi donati e o raccolti dal fotografo e curatore della sezione fotografia del Museo del Fiume, Riccardo Lodovici. Entrambe le Sezioni rappresentano una vera specificità tra le biblioteche del territorio circostante, contribuendo a profilare qualitativamente il patrimonio e quindi l’offerta all’utenza della Biblioteca.

È inoltre in formazione una sezione territoriale relativa a tutte quelle pubblicazioni a carattere localistico che descrivono il territorio circostante come guide turistiche, archeologiche, storiche, ecc.

Il patrimonio della Biblioteca accresce ogni anno di svariate decine di unità, con libri di recente pubblicazione, grazie alle donazioni del critico letterario Filippo La Porta.

Numerose sono altresì le donazioni di privati cittadini, per le quali tuttavia è necessaria una preventiva selezione del materiale da parte del Direttore e del Responsabile della Biblioteca.

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Archivio storico comunale

L’Archivio Storico del Comune di Nazzano è costituito da tre fondi principali: Notarile, Preunitario e Postunitario.

Il Fondo Notarile si suddivide in tre sezioni contenenti le carte dei notai riferiti alle Comunità di Nazzano, Civitella San Paolo e Leprignano (Capena).

La Sezione I, Fondo Notarile della Comunità di Nazzano è suddivisa in tre serie: Atti Notarili, Copie d’Archivio e Registri e Volumi diversi, per un totale di 64 volumi rilegati e alcune carte sciolte. La documentazione ricopre un arco cronologico che va dal 1529 al 1870 ed è stata catalogata con la sigla ANN (Archivio Notarile Nazzano) seguita da una numerazione progressiva, da 1 a 64.

La Sezione II, Fondo Notarile della Comunità di Civitella San Paolo è suddivisa in tre serie: Atti Notarili, Copie d’Archivio e Registri diversi, per un totale di 101 volumi rilegati e alcune carte sciolte. La documentazione ricopre un arco cronologico che va dal 1558 al 1826 ed è stata catalogata con la sigla ANC (Archivio Notarile Civitella) seguita da una numerazione progressiva, da 1 a 101.

La Sezione III, Fondo Notarile della Comunità di Leprignano è suddivisa in tre serie: Atti Notarili, Copie d’Archivio e Registri diversi, per un totale di 100 volumi rilegati e alcune carte sciolte. La documentazione ricopre un arco cronologico che va dal 1522 al 1828 ed è stata catalogata con la sigla ANL (Archivio Notarile Leprignano) seguita da una numerazione progressiva, da 1 a 100.

Il Fondo Preunitario, dell’Archivio Storico di Nazzano è composto da registri e carte sciolte racchiuse in faldoni; i registri, che riguardano: “Atti Civili”, “Danni Dati”, “Deliberazioni Consiliari”, oltre ad una serie di affari diversi, sono stati riuniti per materia e in ordine cronologico dalla seconda metà del secolo XVI al 1870 con una numerazione progressiva da 1 a 190.

Nella stesura dell’inventario si è proceduto ad una differenziazione scritta tra i registri privi di titolo – per i quali è stata adottata una dicitura generica in base all’argomento trattato, in caratteri tutti maiuscoli, ad es.: Atti Civili, Registro dei Decreti della Comunità, ecc. – e quelli che riportano un’intestazione originale, trascritta per intero o in parte. Nell’inventario è stato indicato: la numerazione dei fogli manoscritti, la eventuale suddivisione del registro in più parti (ad es. nei registri degli Atti Civili si trova spesso una doppia numerazione che ricomincia da 1 circa alla metà del volume, oppure una nuova titolazione nella seconda metà del libro per es. “Liber D.D.”), la presenza di fogli non rilegati ma che trattano lo stesso argomento del registro cui sono stati annessi e così via per ogni notizia particolare.

Le buste contenenti le carte sciolte, dal 1646 al 1870, ordinate per materia, poiché non è stato possibile ricostruire alcun titolario, sono state numerate ripartendo da 1 fino a 35.

I registri del periodo preunitario sono stati catalogati con la sigla: “Pre r1, Pre r2, Pre r3”, ecc., per distinguerli dalle carte sciolte contenute nei faldoni dello stesso periodo per le quali la sigla è “Pre 1, Pre 2, Pre 3” ecc.

Il Fondo Postunitario è costituito da faldoni contenenti le carte postunitarie catalogate con numerazione progressiva da 1 a 135 e da registri i quali sono stati suddivisi in serie consecutive che usano le lettere dell’alfabeto in successione ad es.: le deliberazioni consiliari A1, A2, ecc., i registri anagrafici B1, B2 e così via.

Anche le carte post-unitarie dal 1870 fino all’introduzione del sistema di classificazione per categorie, che nel nostro caso compare a partire dal 1901, seguono l’ordinamento per materia. Vengono poi le buste delle carte fino al 1945 ordinate per disordine in cui le carte stesse versavano, tale da richiedere un pressoché totale riordinamento cronologico, in quanto all’interno delle vecchie buste spesso si sono trovati fasci di carte di anni ed argomenti diversi, riuniti sotto la dicitura “miscellanee”. Dove invece esisteva un qualche ordine di formazione dei fascicoli lo si è in genere rispettato, anche nei casi di discordanza tra le carte e la categoria loro assegnata. All’interno di questa successione cronologica sono state inserite alcune buste che raggruppano più anni, trovate in questo stato e così lasciate, dopo averle controllate riordinate, in quanto concernenti affari omogenei.

Link di riferimento:

https://www.facebook.com/pages/category/Arts---Humanities-Website/Biblioteca-e-Archivio-Storico-Comunale-Marina-di-Giacinto-di-Nazzano-100915138253949/

http://archivicomunali.lazio.beniculturali.it/ProgettoRinasco/inventarionline/html/roma/Nazzano.html

ALA -Archivio Laboratorio Audiovisivo-

L’archivio fotografico del Comune di Nazzano nasce alla fine degli anni ‘70 grazie all’operoso e lungimirante lavoro del fotografo Riccardo Lodovici.

In pochi anni, dal 1977 al 1986, entrano a far parte dell’Archivio:

  • Campagne fotografiche sulle feste e tradizioni popolari;
  • Campagna fotografica sulla cultura materiale;
  • Scatti relativi al paese e al territorio prodotti dagli allievi dei corsi di fotografia;
  • Acquisizioni di originali da album di famiglia;
  • Riproduzioni da originali di foto di famiglia;
  • Negativi e stampe dell’archivio fotografico «Peppe Catelli».

Dopo un lungo periodo di stasi l’Archivio è entrato, a partire dal 2008, attraverso una nuova fase di riordino, ampliamento e valorizzazione. Dal 2008 sono nati due progetti denominati «Vivere il Passato» e «Vivere il Presente» che, attraverso la ricerca delle immagini del passato e campagne fotografiche del presente, incrementano la collezione dell’Archivio con immagini , video e oggetti.

Questi progetti oggi danno vita a mostre ed eventi che coinvolgono attivamente la popolazione.

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https://vivereilpassatonazzano.wordpress.com/